La formazione nell’ambito del Programma Dipendenze Patologiche, è considerata uno strumentofondamentale di sviluppo di competenze e di innovazione a partire dalle finalità e dagli obiettivi generali dell'organizzazione, che derivano dalla programmazione regionale (Programma Regionale 2011-2013). La formazione è anche fattore di cambiamento e miglioramento delle relazioni tra operatori, tra servizi, tra le organizzazioni ed altri soggetti esterni. Relazioni che permettono conoscenza, confronto, condivisione, che si fanno esse stesse competenza, a partire dalla persona verso l'organizzazione e viceversa, in una logica di empowerment individuale e organizzativo.
La formazione nelle Dipendenze Patologiche, in questi anni, si è mossa su questa prospettiva, cercando di:
a) agire all'interno di una Rete, composta da tutti gli operatori delle strutture per le alcol e tossicodipendenze, pubblico e privato sociale (Comunità Terapeutiche), volontari, gruppi di autoaiuto, ecc., quindi multiorganizzativa;
b) favorire lo sviluppo di competenze di diversi operatori di diverse strutture e servizi, in senso multiprofessionale e multidisciplinare, alla ricerca di integrazione di conoscenze e di attività pratiche aperte alla collaborazione tra operatori diversi.
Progettare eventi formativi significa rilevare il fabbisogno formativo sui seguenti versanti:
- Linee traccianti regionali e progetti nazionali recepiti dal SSR
- Finalità locali e aziendali (PAL e Piani delle Azioni dipartimentali)
- Criticità e/o potenzialità operative dei Servizi (rilevate dai responsabili e dagli operatori degli stessi)
Lo schema è quello classico della formazione che considera:
- il processo di rilevazione dei bisogni formativi, espressi da parte del personale e da parte dell’organizzazione;
- la progettazione dell’azione formativa;
- la realizzazione dell’azione progettata con i suoi obiettivi, i suoi metodi ed i suoi contenuti;
- la valutazione dell’output e dell’outcome.