Il progetto si propone come proposta complessa ed altamente integrata e nasce dall’incontro tra le seguenti realtà territoriali:

• Associazione Amici per la liberazione dalle droghe e la Comunità terapeutica “Casa di Lodesana” sua sede operativa

• Cooperativa di abitazione “G. Di Vittorio”

• Cooperativa sociale di tipo B “Averla”

• Cooperativa sociale di tipo B “Cristina”

• Cooperativa sociale di tipo B “Garabombo”

• Amministrazione Comunale di Salsomaggiore Terme

Il progetto prevede inoltre la collaborazione dell’ Associazione “Il delfino” e della Diocesi

Si pone i seguenti obiettivi:

• il reinserimento sociale di soggetti con problemi di dipendenze patologiche che avendo compiuto un cammino residenziale presso la Comunità Terapeutica Casa di Lodesana necessitino ancora di un accompagnamento protetto per potersi progressivamente inserire in modo autonomo entro un contesto sociale di normalità.

• il reinserimento sociale ed in particolare abitativo di soggetti appartenenti a fasce deboli già inseriti presso le coop sociali partecipanti al progetto

• offrire per le persone ospitate nell’ex ONMI che ne abbisognino, un riferimento stabile che possa svolgere una funzione di raccordo con i servizi sociali del comune

• realizzare anche in Salsomaggiore uno sportello fisso a partire dal quale promuovere e realizzare attività di informazione, sostegno e consulenza alla famiglia e di prevenzione primaria attraverso interventi individuali e gruppali a partire dalle esperienze già maturate sul territorio

• fornire un servizio di mediazione territoriale in una zona della città (via Milano), densamente abitata, con ancora una forte connotazione commerciale, cha ha in atto significative trasformazioni sociali (che necessita di interventi di integrazione etnica e culturale)

• sviluppare possibilità di reinserimento lavorativo per soggetti appartenenti a fasce deboli favorendo processi di inclusione sociale

• valorizzare ed incrementare il capitale sociale del territorio come elemento fondamentale nella costruzione di una città più solidale e quindi libera e sicura